Dicotomia – Wikipedia

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Divisione di un tutto esattamente in due parti non sovrapposte; Relazioni e processi diadici

In questa immagine, il insieme universale U (l’intero rettangolo) è dicotomizzato nei due insiemi A (in rosa) e nel suo complemento AC (in grigio).

UN dicotomia è un partizione di un intero (o di un insieme) in due parti (sottoinsiemi). In altre parole, queste due parti devono esserlo

Se esiste un concetto A, ed è diviso in parti B e non-B, allora le parti formano una dicotomia: si escludono a vicenda, poiché nessuna parte di B è contenuta nel non-B e viceversa, e sono congiuntamente esaustivo, poiché coprono tutto A, e insieme danno ancora A.

Tale partizione è spesso chiamata anche bipartizione. Le due parti così formate sono complementi. In logicale partizioni sono opposti se esiste a proposta tale che regge sull’uno e non sull’altro. Trattare variabili continue o multiplovariabili categoriali COME variabili binarie è chiamato dicotomizzazione. IL errore di discretizzazione inerente alla dicotomizzazione viene temporaneamente ignorato modellazione scopi.

Il termine dicotomia viene dalla lingua greca greco: διχοτομία dicotomia “dividere in due” da δίχα dicha “in due, a pezzi” e τομή tomo “un taglio, un’incisione”.

  • In teoria degli insiemiuna relazione dicotomica R è tale neanche quello aRB, reggisenoma non entrambi.(1)
  • UN falsa dicotomia è un fallacia informale consistente in una presunta dicotomia che non soddisfa una o entrambe le condizioni: non è congiuntamente esaustiva e/o non si esclude a vicenda. Nella sua forma più comune, due entità vengono presentate come se fossero esaustive, quando in realtà sono possibili altre alternative. In alcuni casi, possono essere presentati come se si escludessero a vicenda, sebbene esista un’ampia via di mezzo (2) (vedi anche medio non distribuito).
  • Un tipo di dicotomia è la classificazione dicotomica: classificare gli oggetti dividendoli ricorsivamente in due gruppi. Come spiega Lewis Carroll, “Dopo aver diviso una Classe, mediante il Processo di Dicotomia, in due Classi più piccole, possiamo suddividere ciascuna di queste in due Classi ancora più piccole; e questo Processo può essere ripetuto più e più volte, il numero di Le classi vengono raddoppiate ad ogni ripetizione. Ad esempio, potremmo dividere i “libri” in “vecchi” e “nuovi” (cioè “non-vecchi”): potremmo quindi suddividere ciascuno di questi in “inglesi” e “stranieri”. (cioè “non inglese”), ottenendo così quattro Classi.”(3)
  • In statistichei dati dicotomici possono esistere solo nei primi due livelli di misurazionevale a dire al nominale livello di misurazione (come “britannico” vs “americano” quando si misura la nazionalità) e al ordinale livello di misurazione (come “alto” vs “basso”, quando si misura l’altezza). Una variabile misurata dicotomicamente è chiamata a variabile fittizia.
  • In informaticapiù specificamente nell’ingegneria dei linguaggi di programmazione, le dicotomie sono dualità fondamentali nella progettazione di un linguaggio. Ad esempio, C++ ha una dicotomia nel suo modello di memoria (heap contro stack), mentre Java ha una dicotomia nel suo sistema di tipi (riferimenti contro tipi di dati primitivi).
  • In astronomia la dicotomia è quando la Luna o un pianeta inferiore è esattamente illuminato a metà se visto dalla Terra. Per la Luna, ciò avviene poco prima di un quarto dell’orbita lunare e leggermente dopo il terzo quarto dell’orbita lunare a 89,85° e 270,15°, rispettivamente. (Questo non deve essere confuso con quadratura ovvero quando l’angolo Sole-Terra-Luna/pianeta superiore è di 90°.)
  • In botanicala ramificazione può essere dicotomica o ascellare. Nella ramificazione dicotomica i rami si formano come risultato di una divisione uguale di un terminale germoglio (cioè una gemma formata all’apice di uno stelo) in due rami uguali. Ciò vale anche per i sistemi di root.(4)(5)
  1. ^ Komjath, Pietro; Totik, Vilmos (2006). Problemi e teoremi nella teoria degli insiemi classica. Springer Scienza e media aziendali. P. 497. ISBN 978-0-387-30293-5.
  2. ^ Baronett, Stan (2013). Logica. Stampa dell’Università di Oxford. P. 134.
  3. ^ Carroll, Lewis (1897), Logica simbolicavol. 1.3.2 (4a ed.), Londra: Macmillan and Co., Ltd.
  4. ^ Hetherington, Alexander J.; Bacca, Christopher M.; Dolan, Liam (2020). “Origini multiple di ramificazione dicotomica e laterale durante l’evoluzione delle radici” (PDF). Piante naturali. 6 (5): 454–459. doi:10.1038/s41477-020-0646-y. PMID 32366983. S2CID 218495278.
  5. ^ Gola, Edyta M. (6 giugno 2014). “Ramificazione dicotomica: forma e integrità della pianta sulla biforcazione del meristema apicale”. Frontiere nella scienza delle piante. 5: 263. doi:10.3389/fpls.2014.00263. PMC 4047680. PMID 24936206.


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