[ad_1]
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera
- Questo è un articolo su una scuola di pensiero nel campo del diritto. Per l’economia, cfr scuola storica di economia.
IL Scuola storica tedesca di giurisprudenza è un movimento intellettuale del XIX secolo nello studio del diritto tedesco. Con Romanticismo come sfondo, concepiva il diritto come espressione organica di una coscienza nazionale (Volksgeist). Si opponeva a un movimento precedente chiamato Vernunftrecht (“legge razionale”).
La scuola storica si basa sugli scritti e sugli insegnamenti di Gustav von Hugo e soprattutto Friedrich Carl von Savigny. Avvocati naturali riteneva che il diritto potesse essere scoperto solo mediante deduzione razionale dalla natura dell’uomo.
La premessa fondamentale della scuola storica tedesca è che il diritto non deve essere considerato come un insieme arbitrario di norme emanate da una qualche autorità. Piuttosto, tali norme devono essere viste come espressione delle convinzioni del popolo, così come lo sono la lingua, i costumi e le pratiche. La legge si fonda su una forma di coscienza popolare chiamata the Volksgeist.
Le leggi possono derivare da regolamenti delle autorità, ma più comunemente si evolvono in modo organico nel tempo senza interferenze da parte delle autorità. Le esigenze pratiche in continua evoluzione delle persone svolgono un ruolo molto importante in questo continuo sviluppo organico.
Nello sviluppo di un sistema giuridico, è dovere professionale degli avvocati – nel senso della divisione del lavoro nella società – basare il proprio lavoro accademico sul diritto per accertare la volontà delle persone. In questo modo gli avvocati incarnano la volontà popolare.
La scuola storica tedesca era divisa in romanisti e germanisti. I romanisti, ai quali apparteneva anche Savigny, ritenevano che il Volksgeist scaturisce dalla ricezione del Diritto romano. Mentre i germanisti (Karl Friedrich Eichhorn, Jakob Grimm, Georg Beseler, Otto von Gierke) vedeva nel diritto tedesco medievale l’espressione del tedesco Volksgeist.
La scuola storica tedesca ha avuto una notevole influenza sullo studio accademico del diritto in Germania. Georg Friedrich Puchta E Bernhard Windscheid continuò il filone romanista fondato da Savigny, portando al cosiddetto Pandektenwissenschaft che è visto come Begriffsjurisprudenz (“giurisprudenza concettuale”).
Carlo Marx dedicò un saggio del 1842 “Il manifesto filosofico della scuola storica di diritto” alla critica della scuola storica di diritto, definendola “l’unico prodotto frivolo” del diciottesimo secolo.
Ugo interpreta male il suo insegnante Kant supponendo che, poiché non possiamo sapere cosa è vero, di conseguenza permettiamo che il falso, se esiste, passi come pienamente valido. È scettico rispetto all’essenza necessaria delle cose, tanto da essere cortigiano rispetto alla loro apparenza accidentale. … Tutto ciò che esiste gli serve da autorità, ogni autorità gli serve da argomento.(1)
- ^ Marx, “Il manifesto filosofico della scuola storica del diritto” (1842), Opere raccolte di Karl Marx e Frederick Engels (1975), vol. 2, pag. 203
- Alessandro Hirata, Die Vollendung des usus modernus pandectarum: Christian Friedrich von Glück (1755–1831), Savigny Zeitschrift 123 (2006), 330-342.
[ad_2]
Source link