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Trairaśika è il sanscrito termine usato dagli astronomi e dai matematici indiani dell’era premoderna per denotare ciò che è noto come “regola del tre” nella matematica elementare e nell’algebra. Nella letteratura matematica contemporanea, il termine “regola del tre” si riferisce al principio della moltiplicazione incrociata che afferma che se Poi O . L’antichità del termine trairaśika è attestata la sua presenza nel Manoscritto Bakhshaliun documento che si ritiene sia stato composto nei primi secoli dell’era volgare.(1)
IL trairaśika regola
Fondamentalmente trairaśika è una regola che aiuta a risolvere il seguente problema:
- “Se produce cosa sarebbe produrre?”(1)
Qui è indicato come pramana (“discussione”), COME fala (“frutto”) e COME ichcā (“requisire”). IL pramana E iccha devono essere della stessa denominazione, cioè dello stesso genere o tipo come i pesi, il denaro, il tempo o i numeri degli stessi oggetti. Phala può essere di denominazione diversa. Si presume anche questo fala aumenta in proporzione a pramana. Si chiama l’incognita iccha-phalacioè il fala corrispondente al iccha. Aryabhata fornisce la seguente soluzione al problema:(1)
- “In trairaśikaIL fala è moltiplicato per ichcā e poi diviso per pramana. Il risultato è iccha-phala.”
Nelle moderne notazioni matematiche,
Le quattro quantità possono essere presentate in fila in questo modo:
- pramana | fala | ichcā | iccha-phala (sconosciuto)
Quindi la regola da ottenere iccha-phala può essere affermato così: “Moltiplica i due centrali e dividi per il primo”.
Esempi illustrativi
1. Questo esempio è tratto da Bījagaṇitaun trattato di algebra del matematico indiano Bhaskara II (1114–1185 circa).(2)
- Problema: “Se due e mezzo pala-s (unità di peso) di zafferano si ottiene per tre settimi di a nishca (un’unità di denaro); di’ subito, migliore dei mercanti, quanto si ottiene per nove nishca-S?”
- Soluzione: pramana = nishca, fala = pala-s di zafferano, iccha = nishca-s e dobbiamo trovare il iccha-phala. pala-s di zafferano.
2. Questo esempio è tratto da Yuktibhasaun’opera sulla matematica e l’astronomia, composta da Jyesthadeva del Scuola di astronomia e matematica del Kerala intorno al 1530.(3)
- Problema: “Quando si sa che 5 misure di risone producono 2 misure di riso, quante misure di riso si otterranno da 12 misure di risone?”
- Soluzione: pramana = 5 misure di risone, fala = 2 misure di riso, iccha = 12 misure di riso e dobbiamo trovare il iccha-phala. misure di riso
Vyasta-trairaśika: Regola del tre inversa
Le quattro quantità associate trairaśika sono presentati in fila come segue:
- pramana | fala | ichcā | iccha-phala (sconosciuto)
In trairaśika si presumeva che il fala aumenta con pramana. Se si presume questo fala diminuisce con l’aumento pramanala regola per trovare iccha-phala è chiamato vyasta-trairaśika (O, viloma-trairaśika) o “regola del tre inversa”.(4) In vyasta-trairaśika la regola per trovare il iccha-phala può essere formulato come segue assumendo che le relative grandezze siano scritte in fila come sopra indicato.
- “Nelle tre quantità conosciute, moltiplica il termine medio per il primo e dividi per l’ultimo.”
Nelle moderne notazioni matematiche abbiamo,
Esempio illustrativo
Questo esempio proviene da Bījagaṇita:(2)
- Problema: “Se una schiava ha sedici anni, portatene trentadue nishca-ss, quanto costerà uno a vent’anni?”
- Soluzione: pramana = 16 anni, fala 32 = nishca-S, ichcā = 20 anni. Si presume che fala diminuisce con pramana. Quindi nishca-S.
Proporzione composta
In trairaśika ce n’è solo uno pramana e il corrispondente fala. Siamo tenuti a trovare il fala corrispondente ad un dato valore di ichcā per il pramana. Le quantità rilevanti possono essere rappresentate anche nella seguente forma:
-
pramana ichcā fala ichcā-phala
I matematici indiani hanno generalizzato questo problema al caso in cui ce ne sono più di uno pramana. Lascia che ci sia N pramana-S pramana-1, pramana-2, . . ., pramana–N e il corrispondente fala. Lascia che iccha-s corrispondente a pramana-sarà iccha-1, iccha-2, . . ., iccha–N. Il problema è trovare il fala corrispondenti a questi iccha-S. Ciò può essere rappresentato nella seguente forma tabellare:
-
pramana-1 ichcā-1 pramana-2 ichcā-2 . . . . . . pramana–N ichcāa–N fala ichcā-phala
Questo è il problema della proporzione composta. IL ichcā-phala è dato da
Dato che ci sono quantità, il metodo per risolvere il problema può essere chiamato “regola di”. “. Nel suo Băjagaṇita Bhāskara II ha discusso alcuni casi speciali di questo principio generale, come la “regola del cinque” (panjarāśika), “regola del sette” (saptarāśika), “regola del nove” (“navarāśika”) e “regola degli undici” (ekādaśarāśika).
Esempio illustrativo
Questo esempio per la regola del nove è tratto da Băjagaṇita:(2)
- Problema: Se trenta panche, spesse dodici dita, larghe quattro quadrati e lunghe quattordici cubiti, costassero cento (nishcas); dimmi, amico mio, che prezzo varranno quattordici panchine, che sono quattro in meno in ogni dimensione?
- Soluzione: i dati sono presentati nella seguente forma tabellare:
-
30 14 12 8 16 12 14 10 100 iccha-phala
- iccha-phala = .
Importanza del trairaśika
Tutti gli astronomi e matematici indiani hanno posto il trairaśika principio su un piedistallo alto. Ad esempio, Bhaskara II nel suo Lilavati confronta anche il trairaśika a Dio stesso!
- “Come l’essere, che solleva dalla sofferenza le menti dei suoi adoratori, e che è l’unica causa della produzione di questo universo, pervade il tutto, e lo fa con le sue varie manifestazioni, come mondi, paradisi, montagne, fiumi, dei , demoni, uomini, alberi” e città; così tutta questa raccolta di istruzioni per i calcoli è pervasa dalla regola dei tre termini.”(5)
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